Argentina, ritorno all’antico

mio articolo da CALCIOARGENTINO del 30 settembre 2010

La qualificazione alla Copa Libertadores 2010 è di lettura tutt’altro che facile e dopo il successo dell’Estudiantes nell’ultima edizione, con lo stesso Pincha finalista anche nella scorsa Copa Sudamericana e lanciatissimo in campionato, si aprono scenari nuovi, rivoluzionari.

Intendiamoci, ridurre il calcio d’élite argentino a River e Boca è davvero sbagliato, sia che si guardi alle affermazioni nazionali e internazionali dell’ultimo decennio, sia che si consideri la storia del calcio del Paese.

Il Boca si è recentemente piazzato solo sesto nella classifica IHFFS dei Club sudamericani più vincenti nel XX secolo perché, effettivamente, ha dominato la scena internazionale solo a partire da inizio millennio. Il River, invece, che della Libertadores ha una vera ossessione, in quella speciale classifica (guidata dal Peñarol) si è piazzato quarto in ragione soprattutto dei successi continentali di metà anni Ottanta e Novanta che però sono anche stati gli ultimi, includendo la Coppa dai tanti nomi diversi della primavera australe.

Club quali l’Estudiantes, come detto, ma anche l’Independiente (Re di Coppe con le sue 7 Libertadores vinte), il Velez e il Newell’s, per esempio, hanno dato in passato altrettanto lustro all’Argentina e se alcuni di essi, se non tutti, tornassero a costituire come pare possibile l’asse portante della rappresentativa albiceleste in Sud America non si tratterebbe altro che di un ciclo che torna a ripetersi.

Ebbene, all’Argentina è concesso di avere cinque rappresentanti in Libertadores. Si tratta dei vincitori dei tre campionati precedenti l’inizio della Coppa (due Apertura e un Clausura) e delle due squadre che hanno ottenuto più punti nei soli due tornei nazionali precedenti, anche in questo caso, l’edizione del torneo sudamericano preso in considerazione. Posti che possono aumentare soltanto nel caso in cui una sola squadra sia riuscita a vincere più di uno dei tre campionati di cui sopra.

Guardando alla situazione attuale dei candidati a partecipare alla Copa Libertadores 2010, quindi, sappiamo che Boca e Velez sono già qualificate per essersi aggiudicate, rispettivamente, l’Apertura 2008 e il Clausura 2009. Da una rapida occhiata alla somma dei punti fra Clausura e Apertura 2009 emerge che, chiunque vinca il campionato in corso, Estudiantes, Lanus, Colon e San Lorenzo sono comunque in piena corsa, mentre il River rischia davvero grosso, a maggior ragione vista la crisi tecnicotattica in cui si trova, con le Elezioni di fine anno che non aiuteranno a trovare una soluzione ma anzi tenderanno a far rimanere le cose come stanno, vale a dire molto male.

Il Boca, poi, deve ringraziare di aver rocambolescamente vinto grazie alla sola differenza reti la famosa finale a tre dell’Apertura 2008, quella giocata con Tigre e San Lorenzo, perché coi soli 5 punti di questo campionato e i 22 di quello scorso al momento sarebbe messa addirittura peggio del River. Nonostante il ritorno in panchina di Alfio Basile che, lo ricordiamo, nel suo ciclo boquense precedente la disastrosa parentesi alla guida della Nazionale post-Bielsa e pre-Maradona, aveva vinto ogni competizione cui aveva partecipato, partita secca o torneo che fosse.

Tutto questo per dire che qualcosa in Argentina è cambiato e che i nuovi appassionati di questo mondo avranno certamente l’opportunità di scoprire tanto di ciò che negli ultimi anni è stato immolato a una diarchia giusta da un punto di vista sportivo ma traviante da quello informativo.

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