mio articolo da CALCIOSTRUZZO del 17 giugno 2010
Dopo una stagione davvero estenuante, lunghissima, risoltasi solo con la finale di Champions, all’ultima giornata di Serie A e, non dimentichiamolo, con le consuete appendici di playoff e playout per le altre categorie, i Mondiali avevano tutte le carte in regola per far rifiatare i tifosi italiani. Soprattutto quest’anno, con l’appoggio alla Nazionale di Lippi in netto calo e la presumibile conseguenza che, dovessero fallire gli azzurri cui comunque si è sempre in tempo per tornare ad amare nel caso invece trionfassero, se anche il Brasile, l’Argentina o l’Inghilterra dei nuovi beniamini di gran parte dei nostri connazionali non arrivassero fino in fondo nessuno si dispererebbe.
Eppure alcuni particolari di questi Mondiali, per la verità nemmeno troppo nascosti o secondari, mi hanno fatto sussultare. E’ successo a me e non mi aspetto che anche altri abbiano avuto questa reazione, ma tant’è.
Mi riferisco a pallone e riprese televisive, simboli inequivocabili della direzione che ha preso il calcio di oggi.
A proposito di direzione, o meglio di traiettoria, la palla si capisce quant’è leggera anche solo vedendola in televisione e ha già creato diverse situazioni di particolare imbarazzo. Innanzitutto i portieri, tutti, non sanno come affrontare i tiri da fuori e si contano sulle dita di una mano le prese che hanno effettuato. Se la palla arriva alta, automaticamente smanacciano o respingono coi pugni, ma se invece è bassa e tesa sono davvero guai. Lo sa bene il povero Green, che ha pagato per primo e nel peggiore dei modi questa scelta sciagurata niente meno che dello strumento senza cui il calcio non si può giocare (non stiamo parlando del colore delle bandierine…). Si sa, l’Inghilterra ai Mondiali riesce sempre a pescare dei jolly al contrario come nessuno, ma dopo gli insulti piovuti addosso al numero 1 del West Ham anche da chi non sa che gioca nel West Ham, gente per cui i portieri inglesi sono inguardabili a prescindere come i tedeschi sanno solo correre, tanto per intenderci, è giusto ricordare come almeno a sei altri portieri la palla sia schizzata via dalle mani esattamente allo stesso modo. Con l’unica differenza che è andata di lato invece che all’indietro. Documentarsi, prego.
Sempre questa palla, poi, è leggera al punto che non si sono mai visti tanti rinvii del portiere arrivare tranquillamente ai limiti dell’area avversaria, ove nessun attaccante è stato chiaramente in grado di controllarla… Per non parlare dei calci di punizione, una delle specialità di questo sport che in Sud Africa possiamo scordarci di vedere. Non parlo delle sberle dritte e forti, di quelle che facilmente scappano via, come si dice, ma delle foglie morte che hanno fatto la storia del calcio più bello e poetico, come si dice anche in questo caso. Nemmeno i piedi educati di Messi riusciranno a domare un pallone tanto schifoso, c’è da scommetterci.
Ma si sa, Blatter ci tiene allo spettacolo… farebbe di tutto, anche se purtroppo solo in base al suo gusto quasi unico benché, l’abbiamo capito, imprescindibile. Quest’uomo pensa cose che nemmeno gli americani, amanti degli eccessi, ritengono di dover riservare al calcio. E così arriviamo a parlare anche delle riprese televisive, che stanno facendo la loro porca figura. Come si vede quasi solo in Premier League, a questi Mondiali abbondano i replay dalla linea di fondo campo, per intenderci quelli per cui, se la telecamera è posizionata un po’ in alto, l’allineamento è tale che non si distinguono palo e traversa, bianchi, dalla stessa linea di fondo. Una delizia estetica e pratica al tempo stesso che, per rimanere a questo solo suo utilizzo fra i tanti possibili, fugherebbe anche il minimo dubbio sui gol-non gol minacciando il lavoro di schiere di moviolisti e opinionisti ma probabilmente anche di arbitri e soprattutto guardalinee, compresi i due dietro la porta sperimentati in Europa League, sempre che non si convenisse che proprio dove i direttori di gara umanamente non possono arrivare sarebbe giusto dargli una mano (invece di dargli addosso in un gioco delle parti trito e ritrito anche se in fondo accettato da tutti, tifosi esclusi).
Bellissime, queste inquadrature! Spettacolari! Ma del tutto inutili. Quasi beffarde. Sì, perché non hanno rilevanza e così siamo costretti a guardare e non toccare, a capire ma dover fare finta di niente. Blatter e i suoi hanno recentemente ribadito che la moviola in campo non s’ha da fare perché il calcio perderebbe una delle sue caratteristiche più tipiche e coinvolgenti: l’incertezza. Che ridere! Se d’incertezza si vuole parlare, quel che non ci è dato sapere, semmai, è quando qualcuno deciderà di riutilizzarle, le immagini, dopo quel che accadde nelle Finale di Berlino, tanto per rimanere in argomento Mondiali…
Insomma, di grandi cose non ne abbiamo ancora viste in Sud Africa. C’è solo tanto trash. E a confronto di quanto appena detto i cangianti abiti da festa di battesimo dello staff tecnico dell’Argentina di Maradona sono una cosa seria. Anche godibile.