River Plate 1 Boca Juniors 1

mio articolo da RIVERPLATE.COM del 3 febbraio 2011

La rivincita del Superclasico di Mar del Plata, andata in scena a Mendoza, si è conclusa con un pareggio, il secondo consecutivo dopo quello con l’Estudiantes.

Il significato di questo risultato è duplice. Tornato a segnare dopo due partite, questa volta con l’infaticabile Pavone, il River ha colto un risultato sulla carta positivo ma nella sostanza pregno di tutta l’attuale indecifrabilità della squadra. Vuoi per le assenze, vuoi perché si stanno facendo esperimenti e la preparazione non si è ancora conclusa.

Rispetto all’ultima uscita l’unico cambiamento fra i titolari ha riguardato l’inserimento di Ferrero per Ferrari, benché in posizione diversa, mentre in confronto al primo Superclasico della stagione, risalente a due settimane fa, la formazione è stata decisamente rivoluzionata nei nomi e nella disposizione tattica. JJ ha schierato per la seconda volta di seguito un 4-4-2 anomalo in cui Buonanotte aveva il compito di fare la spola fra l’attacco al fianco di Pavone e la trequarti presidiata da Lamela mentre Almeyda, Acevedo e Pereyra dovevano fare da pistoni. Dietro, invece, una linea a quattro davanti al giovane Chichizola visto che Carrizo resterà indisponibile ancora a lungo.

Tutto era iniziato bene, anzi a meraviglia. La Banda pareva inarrestabile e un palo di Lamela, la rete di Pavone giunta al termine di un’azione corale e la susseguente conclusione dalla lungissima distanza di Almeyda cui solo un ispiratissimo Garcia fresco di convocazione in Nazionale ha negato il gol sembravano essere il preludio a uno di quei trionfi che il River ha saputo tante volte ottenere sui cugini. E invece è bastato un intervento infelice del giovane portiere millonario perché il Boca pareggiasse e da lì in poi dominasse, come onestamente si è verificato altrettante volte.

Certo è che non si può individuare nella dinamica del pareggio il motivo del successivo, definitivo crollo. Ancora una volta ha fatto male la difesa, che solo per caso non è capitolata nel prosieguo della partita soprattutto quando è toccato intervenire a Maidana – al contempo ex, mattatore dell’ultimo confronto in campionato e fresco di chiamata in Nazionale. A centrocampo, alle prove convincenti di Almeyda e Acevedo in cui è facile individuare due baluardi per il semestre a venire si è contrapposta quella incolore di Pereyra, che col citato Maidana ha regalato tutta una fascia agli avversari. Per finire ha deluso anche Lamela, nonostante l’inizio scoppiettante, e per fortuna che Buonanotte e soprattutto Pavone hanno dato l’anima.

In definitiva, di questo River in fase di rodaggio non è facile dire e comunque è meglio attendere ancora qualche tempo prima di sentenziare. Il rientro dei ragazzi impegnati al Sudamericano Under 20, capeggiati da Funes Mori senza però dimenticare né Manuel Diaz né tanto meno Cirigliano, e con la speranza che Pezzella possa sbocciare, potrebbe non bastare a risolvere le cose ma di certo offrirà alternative a JJ Lopez. Al tecnico resta comunque un compito assai difficile: mettere ordine già entro il 13 febbraio, fra appena dieci giorni, quando in casa del Tigre per la prima del Clausura 2011 pareggiare significherebbe perdere 2 punti vitali per non sprofondare nella classifica del Descenso.

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