mio articolo da MAGIC FOOTBALL del 21 agosto 2011
Il River vince a Mendoza e vola in testa alla classifica insieme al Rosario Central, altra candidata di rango a risalire nella massima serie benché solo al secondo tentativo a testimonianza di tutte le insidie del torneo cadetto. E lo fa a punteggio pieno dopo due giornate, come non sempre è riuscito alle nobili (momentaneamente) decadute: basti pensare al pareggio nell’esordio a Rimini della Juve nel 2007, alla sconfitta nella prima gara stagionale del Gremio nel 2005, ai miseri 2 punti nelle prime 3 partite ottenuti dal Palmeiras nel 2003 o ai soli 3 nelle prime 4 del Monaco, quest’anno.
Si potrebbe pensare anche al pareggio concesso in casa dall’Atletico Madrid al modesto Racing Ferrol nel 2001… E’ vero, accadde alla terza, ma proprio questa giornata potrebbe riservare sorprese alla finora perfetta macchina assemblata da Almeyda: i prossimi cinque turni casalinghi, infatti, dovranno essere disputati sul campo neutro dell’Huracan per via della squalifica comminata al Monumental dopo i disordini avvenuti durante lo spareggio col Belgrano, e i primi due oltretutto a porte chiuse. Dopo che, approfittando di un escamotage agevolato dal presidente dell’Independiente Rivadavia che ha concesso con tacito consenso dell’AFA (che ufficialmente vieta le trasferte) l’ingresso allo stadio di Mendoza anche ai tifosi neutrali, con conseguente invasione di quelli ‘millonarios’, ora paradossalmente il River fino a metà novembre non potrà avere pubblico amico in casa.
In attesa di vedere cosa succederà, si può comunque affermare che è nata una stella. Brillando già il collettivo, che rispetto alla passata stagione è forte di un centrocampo inedito, tonico e concreto anche in fase realizzativa, coadiuvato da due attaccanti all’occorrenza anche di manovra, ecco infatti che Almeyda ha lanciato l’immancabile teen-ager dal futuro assicurato. Si tratta dell’appena diciassettenne Lucas Ocampos, già punto fermo delle Nazionali giovanili e destinato a far rimpiangere un po’ meno i vari Lamela e Lanzini, l’ultimo dei quali è in prestito per un anno al Fluminense dove si è già guadagnato l’appellativo di Neymar argentino e finirà per prendere il posto di un altro argentino (ed ex River) che recentemente in Brasile e proprio col Tricolor carioca aveva fatto sfaceli: Dario Conca.
Ocampos gioca o almeno parte più indietro di Lamela e Lanzini, e pure di Buonanotte, altro campione che ai tempi era stato lanciato in età scolare, ma si sa che la luce può venire da ogni fonte tanto poi irradia tutto indifferentemente. E così il ‘Firulete’, come presumibilmente presto inizieremo a sentir parlare di lui anche qui, proprio in omaggio al proprio soprannome ha iniziato immediatamente a disegnare trame tanguere in mezzo al campo nel corso delle due sole partite giocate da titolare con la maglia della Banda. Sì, perché Almeyda l’ha fatto esordire a sorpresa appena martedì scorso, alla prima in B contro il Chacarita. Prima, l’ex ragazzino del Quilmes aveva fatto maggior esperienza con la maglia dell’Argentina, essendo già stato protagonista di tre tornei internazionali: Sudamericano Under 15 e 17 e Mondiale Under 17, gli ultimi due in questo 2011.
Dieci mesi nella serie cadetta saranno la palestra ideale per questo giovane fenomeno. Mercato permettendo, basti pensare agli occhi già messi su di lui dal presidente del Palermo. Ma se nulla si frapporrà tra Lucas e la sua attuale squadra, c’è da scommettere che alla fine di questo 2011-12 che il River si è ridotto a dover trascorrere in seconda divisione potremo tranquillamente definirlo una stella nel firmamento ‘millonario’.