River tra presente e futuro

mio articolo da RIVERPLATE.COM del 27 giugno 2012, riproposto su SOY DE RIVER e VAVEL.COM di Madrid

Archiviata l’immediata promozione in Primera Division con un sospiro di sollievo, anzi come un’autentica liberazione, il River è già proiettato alla prossima stagione.

Le sensazioni a tale riguardo sono molteplici. Da un lato, considerato il recente trionfo dell’Arsenal de Sarandì e i continui inciampi delle squadre più attrezzate, non è follia avere nel mirino addirittura il traguardo più prestigioso. Dall’altro però, dopo essersi scottati più di altri, fino a bruciarsi, sarebbe consigliabile moderare la voglia di rivalsa immediata per pensare innanzitutto a rafforzare la squadra una volta per tutte – come mai realmente fatto tra gli ultimi anni di presidenza Aguilar e l’inizio della gestione di Passarella – magari anche solo in ottica futura.

Ecco allora che l’attenzione alla classifica e il mercato assurgono immediatamente a temi principali.

In quanto alla prossima campagna, la buona notizia è che il sistema del Promedio come concepito dall’AFA sembra garantire un futuro immediato piuttosto tranquillo. In base al regolamento, infatti, delle tre annate su cui normalmente si fanno i calcoli (vale a dire le ultime due più quella da disputarsi) nel caso di una neopromossa si tiene in considerazione solo quella nuova vale a dire quella a venire. In base a ciò il River partirà letteralmente da zero (0.000 punti di Promedio) e dividerà così ogni punto fatto solo per il numero di partite disputate dal suo ritorno in Primera Division – e considerando un cammino anche al di sotto delle aspettative minime con 4 punti ogni 3 incontri (1 vittoria, 1 pareggio e 1 sconfitta) nelle 38 uscite fra Apertura 2012 e Clausura 2013 arriverebbe a totalizzare una media superiore a 1.315 che è l’attuale quota salvezza. Va da sé che sia per non soffrire più come nel 2010-11 che per ambire magari al titolo ma sicuramente alla qualificazione alle coppe internazionali ci si augura che i risultati saranno ben migliori.

Per far bene, però, si deve allestire una squadra fatta con criterio. Non ci si può più affidare solo al blasone, né a una rosa raffazzonata o al cuore. I tempi, poi, sono cambiati: a vincere o comunque lottare per il campionato negli ultimi anni ci sono state sempre più squadre muscolari i cui giocatori innanzitutto corrono. Riguardo ciò, va detto che l’esperienza nella durissima B potrebbe essere d’aiuto e Almeyda, se confermato, potrà fare tesoro di quanto vissuto fra i cadetti per capire come i suoi uomini potranno rendere in base a quanto già dimostrato in una categoria ormai non più troppo differente da quella maggiore. Accanto a chi già c’è e soprattutto resterà, giovane o esperto che sia, va comunque inserito qualcuno di nuovo e il corpo tecnico ha già chiesto – oltre che di non essere smembrato – almeno un rinforzo per reparto. Limitandoci ai nomi principali, è certo che il Chori Dominguez dovrà innanzitutto tornare al Valencia. Per il resto, Trezeguet e Ponzio che sono anche gli ultimi arrivati sono ancora sotto contratto mentre Cavenaghi e Almeyda, in scadenza, hanno come priorità il prolungamento del vincolo in essere. E dalla conferma o meno dell’allenatore, a logica, dipenderanno molte scelte tecniche future fra cui anche quelle sui giovani in considerazione delle tante sirene europee che già chiamano Ocampos e Cirigliano.

In attesa di sviluppi, tutto il Mondo River freme. E confida nella buona volontà di chi decide.

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