mio articolo da RIVERPLATE.COM dell’8 luglio 2012, riproposto su SOY DE RIVER
Il mercato in entrata del River va a rilento e le ipotesi, al solito, per ora sopravanzano ampiamente le certezze. Il ritorno a casa di Manuel Lanzini, quindi, va salutato con entusiasmo da tutto l’ambiente.
Il giovanissimo trequartista uscito dalle giovanili della Banda ha portato a termine il prestito annuale al Fluminense. Col club carioca impossibilitato a rinnovare il contratto per via dell’entità quasi proibitiva del riscatto, la sua destinazione automatica è la squadra in cui si è formato e nel 2010 aveva anche debuttato come profesionista.
Ai tempi, allenatore Angel Cappa, si diceva di lui bene tanto quanto di Erik Lamela. Anzi, in alcuni momenti Manuel aveva dimostrato anche maggiore continuità dell’ora giallorosso. Al termine della peggiore annata di tutta la storia ‘millonaria’ e dopo essersi caricato anch’egli sulle spalle parte del fardello derivato dalla gestione Aguilar nel corso delle 22 apparizioni fatte sul campo, era stato dirottato pure lui all’estero. La sua cessione, tuttavia, non era stata definitiva: scopo dichiarato quello di farlo maturare per poi riportarlo a Núñez oppure venderlo a un prezzo maggiore contando sul fatto che in Brasile le sue qualità sarebbero state notate e apprezzate ancor più.
Ed effettivamente, a Rio de Janeiro, ha fatto molto bene. Basti ricordare che, per talento, è stato avvicinato addirittura a Neymar che è la futura stella planetaria per antonomasia. A Laranjeiras, nel corso di un’intera stagione ha giocato 42 partite cioè più o meno la metà di tutte quelle disputate dal Tricolor, venendo schierato da titolare 20 volte. Ha segnato 5 gol, di cui uno storico al Flamengo, e soprattutto fatto esperienza in 3 diverse competizioni: il campionato Carioca, tra l’altro vinto, il Brasileirão e anche la Libertadores. Va quindi da sé che, di ritorno in Primera Division, il River avrà nella ‘Joyita’ un punto di forza ancor più che due anni fa, quando pure era già sbocciato.
Ora, senza che ci sia dato di stabilire quanto la campagna acquisti in corso dipenda dalle idee di Almeyda e quanto invece dai diktat di Passarella, resta il fatto che il reintegro di Lanzini è una fortuna. Almeno tecnicamente, infatti, il buco lasciato dal Chori (che era stato trasformato in suggeritore) potrà essere riempito proprio dal diciannovenne in modo forse addirittura più logico date le sue caratteristiche. E badando al pratico, una volta che il danno è stato fatto e oltre al Chori è stato liquidato pure Cavenaghi, si deve tener presente che il River potrebbe avere già il suo trio offensivo titolare: Lanzini, appunto, dietro a Trezeguet e Ocampos nella sua nuova-vecchia veste di attaccante.
Con sempre meno indicazioni di mercato e motivi di ottimismo in ragione dall’atteggiamento a riccio adottato dalla Presidenza, non resta che domandarsi se ancora una volta il River con le sue risorse tecniche infinite saprà bastare a se stesso.