River, largo ai campioni

mio articolo da RIVERPLATE.COM del 18 luglio 2012, riproposto da SOY DE RIVER

E’ paradossale che il mercato del River, vissuto finora di un numero di nuovi arrivi che si contano sulle dita di una mano, possa essere ugualmente definito agitato. Il fatto è che dopo l’epurazione di Cavenaghi e del Chori Dominguez si è più ansiosi del solito pensando al futuro immediato. E dall’abituale girandola di voci su possibili nuovi acquisti ci si augura che ne escano alcuni di peso perché ora come mai c’è bisogno di qualità in ragione proprio dei due citati sacrifici, enormi dal punto di vista tecnico oltre che chiaramente sentimentale.

Limitando l’analisi al mercato in entrata, a oggi delle quattro nuove incorporazioni tre sono reali mentre una è costituita dal rientro da un prestito. A tornare alla base è stato Manuel Lanzini, il giovanissimo e talentuosissimo trequartista reduce da un’esperienza annuale al Fluminense. Facce nuove sono invece quelle di Marcelo Barovero, ex numero uno del Velez che nonostante sia considerato da alcuni il miglior portiere d’Argentina si giocherà la titolarità con Vega, del difensore ex Racing ed Estudiantes (oltre che, ai tempi, Argentina Under-20) Gabriel Mercado e di Juan Carlos Lescano, un ragazzo di belle speranze pescato invece nel Central Cordoba.

Proprio il giovane attaccante proveniente da una delle squadre minori di Rosario è l’unico fra tutti a non avere ancora vinto nulla, nonostante sia reduce dalla conquista della finale-promozione di Primera C. Per il resto, invece, se un valore aggiunto si può trovare ai nuovi arrivati è proprio che si tratta di giocatori che di vittorie ne hanno già ottenute; sanno quindi cosa va fatto per arrivare a un trofeo e sanno sopportare la pressione che ne deriva. Lanzini, che in Brasile ha incantato tutti con le sue doti, ha vinto il campionato Carioca oltretutto accanto a campioni del calibro di Deco, Fred e Rafael Moura. Barovero, che iniziò a giocare nell’Atletico Rafaela sotto gli occhi di un ex grande portiere ‘millonario’ come Comizzo, è stato invece campione col Velez il semestre del finale al cardiopalma con l’Huracan (da cui fra l’altro proveniva); vanta oltretutto due titoli quale portiere meno battuto della Primera Division. Mercado, infine, oltre che un Mondiale con la selezione giovanile dell’Argentina ha vinto anche un campionato maggiore di club con l’Estudiantes capitanata da Veron e come Barovero ha già fatto esperienza in campo internazionale.

Dopo i tanti nomi fatti di fuoriclasse che avrebbero potuto portare di nuovo o per la prima volta la banda ma non lo faranno, ad Almeyda sono comunque già stati assicurati alcuni rinforzi di tutto rispetto. Certo, aspettando di vedere se Lanzini saprà trasformarsi in condottiero e con lui Cirigliano e Ocampos (quest’ultimo se non si cederà alle lusinghe che vengono dall’Italia) e dovendo confidare nella veloce maturazione dei tanti campioncini che infoltiscono la prima squadra, con la rinuncia al Torito e al Chori si è perso immensamente in termini di identificazione, carattere ed esperienza. Ma pensando ad alcune sessioni di mercato più o meno recenti va rilevato che se non altro si è provveduto a innesti nel complesso di qualità e peso. Come necessario.

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