Il giorno che Ricky Villa divenne re d’Inghilterra

mio articolo da RACING ITALIA (racingclubitalia.wordpress.com)

Il 14 maggio di trentatré anni fa Ricardo Julio Villa, un ex Racing, regalava al Tottenham la Coppa d’Inghilterra.

Due suoi gol nella ripetizione della finale di Wembley del 1981 contro il Manchester City – di cui il secondo, quello decisivo, riconosciuto come il ‘gol del secolo’ – valsero agli Spurs l’ennesima FA Cup ossia la competizione calcistica più prestigiosa di tutte, la più antica, la prima.

Il carattere argentino di quella squadra, dipendente dalla presenza oltre che di Villa anche di Osvaldo Ardilez, entrambi campioni del mondo in carica, rappresenta un fattore non trascurabile. Si trasferirono a Londra nell’estate del ’78 in un momento di crescente tensione fra Argentina e Regno Unito che proprio poco prima di Spagna ’82, quando fra l’altro le due nazionali si sarebbero affrontate ai quarti, erano destinati a sfociare nella tristemente nota Guerra delle Malvinas o Falkland a seconda di chi si consideri sovrano di quelle isole, l’ultimo capitolo di un attrito vecchio due secoli.

L’arrivo dei due calciatori in Inghilterra non passò inosservato nonostante vennero accolti benissimo, riconoscendogli un che di esotico da quelle parti sempre ben visto, e finirono per essere apprezzati al punto che il ‘Pitón’ per esempio vi si trasferì e nel ’93-‘94 degli Spurs divenne anche allenatore (tanto quanto, per coincidenza, lo fu poi del Racing nel 2002-03). Ancor più clamore però fece la loro permanenza a White Hart Lane durante il conflitto e subito dopo, al punto che a partire da maggio ’82 non sempre vennero impiegati e l’anno seguente Villa decise di andarsene.

Tornando appunto a Villa, la sua doppietta in quella finale entrò nella storia. Cosicché anche in un periodo di sostanziale grigiore l’Academia grazie a lui poté vivere benché di gloria riflessa, come ai Mondiali, un momento di grande prestigio: è infatti indubitabile che la sua maturità calcistica l’aveva raggiunta ad Avellaneda. Non erano ancora gli anni in cui orde di sudamericani attraversavano l’Atlantico, come dopo Spagna ’82, quindi quel suggello, fra i pochi possibili, ebbe un valore certamente aggiunto.

Ricky, centrocampista, aveva iniziato la propria carriera nel Quilmes per poi trasferirsi in prestito al San Martín Tucumán, quindi all’Atlético sempre di Tucumán e di lì al Racing. Al Cilindro rimase fra il ’76 e il ’78, dopodiché andò in Inghilterra dove rimase fino al 1983 per poi concludere la propria carriera fra Stati Uniti, Colombia e ancora Argentina nel Defensa y Justicia. Con l’Academia, in particolare, giocò una cinquantina di partite segnando una manciata di reti.

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