Archivi delle etichette: Ortega

Argentina, il bello della Coppa

mio articolo da MAGIC FOOTBALL del 3 ottobre 2011

Il sorteggio dei trentaduesimi di finale della Copa Argentina ha regalato emozioni degne di quelle che da sempre contraddistinguono la Coppa per antonomasia, quella d’Inghilterra. Oltremanica tradizionalmente milioni di persone fra tifosi e addetti ai lavori si fermano accanto alla radio o di fronte alla tivù sperando – è paradossale – che la loro squadra peschi dall’urna l’avversario più forte. Per i sostenitori e i giocatori dei Club delle serie inferiori è spesso un’irripetibile occasione per sgambettare i giganti ma prima ancora per vederli all’opera di persona. Per le formazioni migliori invece resta ancora oggi un punto d’orgoglio essere le dirette responsabili dell’eliminazione dei più acerrimi rivali.

In Argentina, dove sul modello inglese le fasi preliminari sono iniziate ad agosto con la discesa in campo di un numero infinito di squadre delle categorie minori, è ora il momento delle grandi. Tempo tre settimane e finalmente sarà il turno anche delle formazioni iscritte a Primera Division e B Nacional, con l’intrigante prospettiva di nobili momentaneamente decadute come River Plate, Huracan, Rosario Central e Gimnasia La Plata che da rappresentanti della serie cadetta proveranno a dimostrare di valere lo stesso più di Boca, San Lorenzo, Newell’s ed Estudiantes o dei campioni in carica del Velez.

L’interesse è cresciuto anche per l’esito specifico del sorteggio visto che dall’urna sono uscite gustosissime classiche regionali o addirittura cittadine quali Huracan-Excursionistas, El Porvenir-Racing e Atlanta-All Boys.

Su tutti questi ‘clasicos’ spicca però quello fra River Plate e Defensores de Belgrano, che può essere definito addirittura ‘de barrio’. Le sedi dei due Club sono infatti divise da poche centinaia di metri a cavallo fra i quartieri di Belgrano, dove però gioca il River a dispetto dell’appartenenza a Nuñez che gli è attribuita, e proprio di Nuñez dove invece oggi gioca il Defensores, che continua a portare nel nome il riferimento a Belgrano in quanto un tempo lì sorgeva il suo stadio. Confusione tipicamente argentina…

C’è però qualcosa che accresce ancor più il fascino di questa sfida che, complici i mezzi infinitamente maggiori della Banda che a dispetto del presente ha sempre lottato per i trofei maggiori in Argentina e nel mondo, manca niente meno che da ottant’anni. Si tratta della militanza dell’idolo ‘millonario’ Ariel Ortega nel cosiddetto Dragon. I rossoneri vicini di casa del River, che giocano in terza divisione, sono infatti gli ultimi argentini a essersi assicurati i servigi del Burrito in occasione di uno dei suoi tanti allontanamenti dal Club detto di Nuñez, nei confronti dei cui colori l’ex Samp e Parma prova un amore (immenso) pari a quello che milioni di tifosi della Banda provano per lui.

E allora vedremo se Ortega saprà fare un altro sgarbo non tanto al River in sé quanto alla sua dirigenza di turno. Dopo avergli già segnato tre gol con la maglia del Newell’s e non aver invece avuto occasione di rivalsa con l’Independiente Rivadavia e l’All Boys, è presumibile che abbia una gran voglia di far passare due brutte serate ad Almeyda ma soprattutto Passarella. Il numero uno ‘millonario’ infatti deve aver ordinato all’attuale allenatore di non offrirgli più che un posto nello staff tecnico quando era evidente che Ariel voleva ancora giocare – e alla sua età si sarebbe accontentato di fare anche solo qualche fugace apparizione senza creare problemi nello spogliatoio.

Ancora una volta il campo offrirà lo spunto per osservare le diverse facce di questo sport che da un lato potrebbe finire per premiare ancora i più forti ma dall’altro non riesce a svincolarsi da elementi emotivi e tradizionali – sia Davide che incontra Golia o la storia di uno dei tanti profeti che in patria tali non possono più essere.